Lunedì 8 novembre, presso la nuova Aula del Palazzo dei Gruppi parlamentari a Roma, si è tenuto il convegno "Libertà di religione e sicurezza nello stato laico" organizzato da LIREC (Centro studi sulla libertà di religione credo e coscienza).
L'Anziano Alessandro Dini-Ciacci, Settanta di Area (Area Europa), che ha rappresentato La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, ha detto: "Il cambiamento che chiediamo alle istituzioni deve partire dalla nostra casa". Ha invitato tutti i presenti a fare due cose concrete: 1) educare al rispetto dell'altro a partire dalla propria casa, non solo parlando di rispettare gli altri, ma rispettando gli altri, e 2) promuovere la libertà di religione e credo non solo per la propria fede ma per quella di ciascuno, inclusa la libertà di chi non professa alcuna religione.
Per guardare il video dell'intervento dell'Anziano Dini-Ciacci cliccare qui.
- Convegno-LIREC-presso-la-Camera-dei-Deputati
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Il convegno, organizzato dalla dott.ssa Raffaella Di Marzio, presidente di LIREC, sotto l'egida dell'onorevole Stefano Ceccanti (deputato nell'attuale XVIII legislatura e già senatore della Repubblica nella XVI legislatura), si è sviluppato attorno al documento dell'OSCE Freedom of Religion or Belief and Security (libertà di religione o credo e sicurezza) che contiene le linee guida stabilite dall'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa come modello per gli stati nazionali da seguire in materia di libertà di religione per garantire la sicurezza.
Tra i vari ospiti e relatori c'erano accademici come il professore Gabriele Fattori, ordinario di Diritto canonico presso l'Università di Foggia, e Ambrogio Bongiovanni, direttore del Centro studi interreligiosi della Pontificia Università Gregoriana; rappresentanti delle istituzioni come il già onorevole Luigi Lacquaniti (deputato nella XVI legislatura) e Fabrizio Petri, presidente del Comitato interministeriale per i Diritti umani; rappresentanti delle comunità di fede come Ataul Wasih Taraiq, Imam della Comunità islamica Ahmadiyya; l'ex prefetto Giovanna Maria Iurato, della Direzione centrale per gli Affari dei Culti del Ministero dell'Interno; e la dott.ssa Anna Nardini ex consigliere dell'Ufficio del Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.