In queste ore difficili per tanti figli di Dio travolti dalle conseguenze del conflitto in essere, i dirigenti della Chiesa indicano la strada da seguire per trovare la pace e per aiutare chi è in difficoltà.
PREGARE PER LA PACE E AMARE IL PROSSIMO
La Prima Presidenza, in una dichiarazione sul conflitto armato, ha invitato tutti a "pregare per la pace ― dichiarando che ― Gesù Cristo […] può calmare e confortare le nostre anime anche in mezzo a conflitti terribili". La Prima Presidenza ha poi ricordato l'insegnamento del Salvatore il quale "ci ha insegnato ad amare Dio e il nostro prossimo".
DIGIUNARE E DONARE
La Presidenza dell'Area Europa, in una lettera ai membri della Chiesa, ha dichiarato che "una delle missioni divinamente stabilite della Chiesa è di provvedere a chi si trova nel bisogno" e ha assicurato che "i Servizi per il benessere e l’autosufficienza dell’Area hanno già individuato possibili progetti di soccorso e che continueranno a monitorare i nuovi sviluppi e a individuare dei modi per fornire aiuto a chi è nel bisogno".
Dopo aver ringraziato i membri per le loro "generose donazioni ai servizi umanitari della Chiesa" e aver ricordato che "le offerte di digiuno […] ci permettono di aiutare chi è nel bisogno", la Presidenza dell'area ha invitato "tutti i membri dell'Area a partecipare a una giornata di preghiera e di digiuno per la pace domenica 6 marzo 2022", "oltre a fornire assistenza materiale".
La Chiesa è già attiva nella zona del conflitto armato e sta assistendo sia tramite i dirigenti locali che tramite il suo programma di aiuti umanitari, e ha già attivato molteplici progetti di sostegno alla popolazione colpita.