Attualmente, La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni prevede di pubblicare il volume “Inni – Per la casa e la chiesa” in inglese, spagnolo, portoghese e francese entro la fine del 2026, e in altre lingue a seguire.
“Siamo lieti di poter annunciare questo aggiornamento sulla prevista raccolta completa di musica”, ha dichiarato l’anziano Dale G. Renlund del Quorum dei Dodici Apostoli. “Un modo in cui Dio ci aiuta a sentire lo Spirito e ci sprona a vivere il vangelo di Gesù Cristo è attraverso la musica sacra”.
Un’unica risorsa
Il volume “Inni – Per la casa e la chiesa”, una raccolta di musica sacra che comprende tra i 450 e i 500 brani (tra inni e canzoni per bambini), sarà disponibile in formato digitale e cartaceo per gli individui e le famiglie, da utilizzare a casa e in chiesa.
Per tradizione, i Santi degli Ultimi Giorni rendono il loro culto come individui e famiglie a casa e come congregazione nelle funzioni religiose domenicali. Invece dell’annunciato innario e della raccolta separata di canzoni per bambini, il volume “Inni – Per la casa e la chiesa” rispecchierà la natura comunitaria della musica e del culto, con inni e canzoni per bambini riuniti in un’unica raccolta.
“I bambini sentiranno di appartenere alla riunione sacramentale quando canteremo dall’edificante raccolta di inni per bambini che sarà inclusa nel nuovo innario”, ha detto la presidentessa generale della Primaria Susan H. Porter, che serve quale consulente per la revisione dell’innario.
Entro il 2030 sarà pubblicato in un totale di 50 lingue. Ciò significa che le congregazioni dei Santi degli Ultimi Giorni di tutto il mondo renderanno il culto con lo stesso innario integrato e unificato, numerato allo stesso modo in tutte le lingue più parlate nella Chiesa.
Non appena sarà ragionevolmente possibile, sarà disponibile una raccolta più piccola di circa 60 inni e canozni per bambini, chiamata “Inni selezionati”, in molte altre lingue dei paesi in cui la Chiesa è ancora in fase di consolidamento .
Pubblicazione anticipata di nuovi brani
Nel frattempo, è prevista la pubblicazione di alcuni nuovi brani in piccole collezioni digitali a partire dalla prima metà del 2024. Possono essere utilizzati insieme agli inni e ai brani presenti nell’attuale innario e innario dei bambini della Chiesa. Si tratta di brani molto amati della Chiesa, composti dopo il 1985 (come “Fede in ogni passo”), di musiche prese in prestito da altre fedi e di alcuni dei 17.000 nuovi brani presentati da membri della Chiesa. Molti di questi nuovi brani, se non tutti, saranno in seguito incorporati nel volume “Inni – Per la casa e la chiesa”.
“Che benedizione sarà per tutti noi il volume ‘Inni – Per la casa e la chiesa’!”, ha detto il presidente Porter. “Amo il potere che hanno gli inni di toccarmi il cuore quando canto del Salvatore e del Suo Vangelo di gioia”.
Un progetto pluriennale
A giugno 2018, la Chiesa ha annunciato l’intenzione di procedere alla revisione del volume “Inni” del 1985 e della raccolta “Innario dei bambini” del 1989, oltre a richiedere il parere dei membri sulla musica sacra e a esortarli a inviare inni, brani e testi originali. Decine di migliaia di membri hanno risposto e sono stati presentati più di 17.000 brani.
Il progetto in corso è complesso. Non solo le raccolte di inni e brani sono state riviste ma, in alcuni casi, anche i singoli inni e brani sono stati rielaborati per renderli più pertinenti a livello globale. Gli aggiornamenti chiariranno la dottrina, sostituiranno il linguaggio obsoleto nei casi in cui i significati sono cambiati nel tempo e assicureranno che i testi e gli stili musicali siano più universalmente inclusivi.
Inoltre, più di 150 revisori in tutto il mondo hanno fornito valutazioni dettagliate dei 17.000 nuovi brani presentati. Il comitato che si occupa dell’innario sta ora prendendo in considerazione in modo particolare le prime centinaia di proposte, per finalizzare le proprie raccomandazioni ai dirigenti della Chiesa.
Al termine del processo di selezione, il personale addetto alla musica della Chiesa contatterà coloro che hanno presentato un nuovo brano per informarli sullo stato della loro proposta. “Vogliamo ringraziare coloro che ci hanno inviato brani musicali per la loro pazienza, dal momento che consideriamo ogni proposta con grande attenzione e grande apprezzamento”, ha detto Steve Schank del comitato che si occupa dell’innario.
La traduzione simultanea della raccolta musicale in così tante lingue è un altro elemento importante del progetto che richiede tempo. Per promuovere l’unità in tutta la Chiesa, i servizi di traduzione stanno assicurando la chiarezza dottrinale e la bellezza poetica in ogni versione linguistica del volume “Inni – Per la casa e la chiesa”.
“Il volume ‘Inni – Per la casa e la chiesa’ contribuirà a rendere più profonda la conversione al Signore e alla Sua opera”, ha detto l’anziano Renlund. “Preghiamo che possa benedirvi, edificarvi, confortarvi e rallegrarvi nei anni a venire”.
“Il canto dei giusti è una preghiera per il nostro Padre in cielo, ‘e [vi] sarà risposto […] con una benedizione sul [vostro] capo (Dottrina e Alleanze 25:12)’”, ha citato la Prima Presidenza nel suo invito: “Cantiamo gli inni per invitare lo Spirito del Signore nelle nostre congregazioni, nelle nostre case e nella nostra vita personale. Impariamoli a memoria e meditiamoli, recitiamoli e cantiamoli, e attingiamo da essi nutrimento spirituale (“Prefazione della Prima Presidenza a ‘Inni’”).
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