Quotidianamente i media pubblicano appelli alla pace lanciati da qualche personalità pubblica. Politici, artisti, capi di nazioni, leader religiosi e varie organizzazioni richiamano la nostra attenzione su quello che sembra essere uno dei bisogni più sentiti dalla maggioranza delle persone. Qualunque individuo dotato di buon senso riconosce i grandi benefici della pace: non solo una società più vivibile, ma anche più giustizia e maggior benessere.
![](/media/960x540/Patrick-Fore-on-Unsplash.jpg)
Ma come si può ottenere la pace? Si propongono accordi internazionali, leggi che possano ridurre i conflitti, eventi e manifestazioni per sensibilizzare gli animi. Anche la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni propugna la pace e, sulla via da seguire per raggiungerla, ha una posizione ben precisa:
“Il prezzo della pace è la rettitudine. Gli uomini e le nazioni possono proclamare ad alta voce ‘Pace, pace’, ma non ci sarà pace sino a quando i singoli individui non nutriranno nell’animo i principi della purezza personale, dell’integrità e della forza di carattere che favoriscono il conseguimento della pace. La pace […] deve scaturire dalla vita e dal cuore degli uomini. Non c’è altra via” (Ezra Taft Benson, presidente della Chiesa dal 1985 al 1994).