Sebbene alcune donne nella Chiesa avessero già servito accompagnando i rispettivi mariti in varie missioni, fu nel 1898 che per la prima volta nella storia della Chiesa due sorelle giovani non sposate, Inez Knight e Lucy Jane (Jennie) Brimhall, furono chiamate e messe a parte per servire come missionarie della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.
Del servizio missionario delle giovani sorelle della Chiesa, il presidente Thomas S. Monson ha detto: “Anche molte giovani sorelle servono, sebbene non siano soggette alla stessa responsabilità di servire che hanno i giovani fratelli. […] Il loro contributo come missionarie è prezioso e […] siamo contenti che servano” (Thomas S. Monson, “Benvenuti alla Conferenza”, conferenza generale di ottobre 2012, Liahona, novembre 2012, 5).
Queste preziose sorelle affiancano i loro colleghi maschi nel rispondere all’ingiunzione data dal Salvatore ai Suoi discepoli quando, appena risorto, li visitò e disse loro: “”Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura. Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato” (Marco 16:15-16).
Sebbene nel corso degli anni il termine “missionario” sia stato usato dai più per identificare uomini e donne di buona volontà che si dedicano alla cura dei poveri e dei bisognosi in aree disagiate del mondo, nella sua accezione originale, quella intesa da Gesù Cristo stesso durante il Suo ministero terreno, così come riportato nella Bibbia, il missionario è colui che Cristo manda nel mondo a insegnare il Suo vangelo affinché chi crede possa essere battezzato.
Ecco perché i giovani della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni dedicano tra i 18 messi e i due anni a una missione.