WFP2023_01_231213_v1.jpeg
Comunicato stampa

Il Programma alimentare mondiale e la Chiesa di Gesù Cristo stanno benedicendo vite

Lo scorso anno, il Programma alimentare mondiale ha portato a 1,6 milioni di persone in nove paesi cibo salvavita. Questo è stato possibile in parte grazie ai 32 milioni di dollari donati ricevuti l’anno scorso da La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso dal Programma alimentare mondiale USA (@wfpusa)

Oggi, una cifra da record di 345 milioni di persone, di cui 50 milioni sono sull’orlo della carestia, affrontano una seria insicurezza alimentare. Il WFP ha usato i fondi della Chiesa per fornire cibo e altra assistenza fondamentale alle persone più vulnerabili, tra cui madri e bimbi piccoli, in nove nazioni: Afghanistan, la Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Haiti, Kenya, Nigeria, Somalia, Sudan del Sud e Yemen.

La collaborazione della Chiesa con il WFP è iniziata nel 2014. L’ex direttore esecutivo del WFP, David Beasley, ha visto di persona le operazioni del programma di benessere della Chiesa a Salt Lake City nel 2019. Le due organizzazioni hanno lavorato insieme per sopperire alla mancanza di cibo durante la pandemia di COVID-19.

“In questo periodo di bisogno globale senza precedenti, siamo grati per il dono senza precedenti de La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni”, ha detto il presidente e amministratore delegato di WFP USA Barron Segar dopo la donazione dell’anno scorso. “Il sostegno del settore privato è fondamentale per la nostra missione, consentendo al WFP di aumentare l’assistenza alimentare e l’opera di resilienza che porta alle famiglie stabilità e conforto in questi tempi difficili. Sono sicuro che il dono della Chiesa ispirerà altri a unirsi al nostro movimento per porre fine alla fame nel mondo”.

Che cos’è il Programma alimentare mondiale

Il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite è l’organizzazione umanitaria più grande al mondo, che salva vite in situazioni di emergenza e utilizza l’assistenza alimentare per costruire un sentiero che porti alla pace, alla stabilità e alla prosperità per le persone che si stanno riprendendo da conflitti, dai disastri e dall’impatto del cambiamento climatico.

Il World Food Program USA [programma alimentare mondiale USA], un’organizzazione che gode di esenzione fiscale con base a Washington, D.C., USA, [501(c)(3)], sostiene con fierezza la missione del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite mobilitando i decisori politici, le imprese e gli individui d’America a far avanzare il movimento globale per porre fine alla fame. I nostri dirigenti e il nostro sostegno aiutano a rafforzare una longeva tradizione americana di sostentare le famiglie bisognose in tutto il mondo. Scopri di più sulla missione del Programma alimentare mondiale USA.

Cosa sono i Servizi umanitari della Chiesa di Gesù Cristo

Il Rapporto annuale 2022 della Chiesa sull’occuparsi dei bisognosi mostra che il suo impegno nel prendersi cura dei bisognosi comprende più di un miliardo di dollari in spese, 6,3 milioni di ore di servizio volontario e 3.692 progetti umanitari in 190 tra nazioni e territori.

I Servizi umanitari de La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni alleviano la sofferenza, promuovono l’autosufficienza e forniscono opportunità di servizio. La Chiesa segue l’ammonimento di Gesù Cristo di dar da mangiare agli affamati e di occuparsi dei bisognosi.

Questa iniziativa umanitaria è resa possibile dalle donazioni generose e dal volontariato dei santi degli ultimi giorni e degli amici della Chiesa. La Chiesa offre assistenza senza riguardo a etnia, affiliazione religiosa o nazionalità. L’aiuto si basa sui principi fondamentali della responsabilità personale, del sostegno alla comunità, dell’autosufficienza e della sostenibilità.

Guida allo stile:Quando fate un articolo su La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, nel menzionare per la prima volta il nome della Chiesa vi preghiamo di riportarlo per intero. Per ulteriori informazioni sull’uso del nome della Chiesa, consultate online la Manuale di stile.