Anche la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni tra le fedi che hanno ricevuto dall’Unione Buddhisti Italiani l’invito a partecipare al VESAK, festa nazionale Buddhista svoltasi a Bordo e a Villadossola (Verbania) dal 25 al 27 maggio.
Raimondo Castellani, Direttore del Consiglio Nazionale delle Relazioni Pubbliche, ha partecipato – in rappresentanza della Chiesa – alla tavola rotonda dal titolo “Tecniche di vita quotidiana: Il dialogo interreligioso per allargare i confini della città”.
Il filo conduttore dell’incontro è stato quello del dialogo tra religioni. Soprattutto tra minoranze religiose. Tra gli oratori:
- Raffaello LONGO, presidente dell’UBI, Unione Buddhisti Italiani, che ha spiegato l’origine della festa VESAK, la festa buddhista più importante, celebrata dai fedeli di tutto il mondo e di tutte le tradizioni.
- il Professor Paolo NASO, docentedi Scienze Politiche all’Università La Sapienza di Roma, che ha funto da moderatore.
- il Ministro di Culto Evangelico, Jean Felix KAMBA NZOLO,che ha ricordato il principio che: “Chi onora la propria religione e denigra quella altrui, non solo porta danno all’altrui religione ma reca un danno alla propria“.
- il Professor Bruno SEGRE, direttore della rivista ebraica KESHET che ha fatto un breve excursus storico sull’emarginazione degli ebrei nei secoli, sempre “demonizzati”, per motivi religiosi.
- Mostafa EL AYOUBI, caporedattore del mensile “Confronti”ed esperto di ISLAM. La caratteristica di questa testata sta nell’avere uno staff costituito da professionisti di diverse religioni che lavorano fianco a fianco.
- Renato SACCO, sacerdote cattolico, che ha portato la sua esperienza come rappresentante della Commissione diocesana Giustizia e Pace, Pax Christi.
- Maria Angela FALÀ, Vice Presidente dell’Unione Buddhisti Italiani, che ha ricordato come ormai in Italia vi siano 186 etnie diverse, la cui principale esigenza è proprio quella di riuscire a comunicare gli uni con gli altri.
Una sintesi del filo conduttore di tutto l’incontro è ben rappresentata dall’11° Articolo di Fede della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni: “Noi rivendichiamo il privilegio di adorare Dio Onnipotente secondo i dettami della nostra coscienza e riconosciamo a tutti gli uomini lo stesso privilegio: che adorino come, dove o ciò che vogliono”.