Comunicato stampa

Pasqua: non solo una ricorrenza sul calendario

Circa il 33 d.C.: mezzi di trasporto? I propri piedi, per i più. Per qualcuno uno scomodo carro con ruote di legno; per i temerari un’imbarcazione; per i più benestanti un cavallo. Mezzi di comunicazione? Rotoli di papiro o pergamene per i pochi che sapevano leggere e scrivere, per gli altri la semplice voce. Mezzi di sostentamento? In prevalenza quelli, precari, legati all’agricoltura, all’allevamento del bestiame o alla pesca. Più raramente il commercio o l’artigianato. Conoscenze scientifiche? Molto ridotte e limitate a pochi fortunati. La quasi totalità vive nella più assoluta ignoranza. 
Ed ecco, in questo contesto, avviene un annuncio a dir poco incredibile: Gesù di Nazareth, che era stato messo a morte sulla croce, è risorto – proprio come aveva detto – ed ora si è presentato “vivente con molte prove, facendosi vedere” da molti dei suoi discepoli. 
La vittoria sulla morte. Un Dio pieno di amore per i Suoi figli. Un messaggio vitale per tutti, accettato da pochi.
Anno 2014 d.C.: un mondo così differente da quello di duemila anni fa che sembra quello di un altro pianeta, piuttosto che quello di un tempo passato. Automobili, treni, navi e aeroplani consentono di coprire in ore ciò che un tempo richiedeva settimane o mesi. Comunichiamo con persone all’altro lato del globo nello stesso istante sia a voce che per iscritto, addirittura per immagini colte in un luogo e subito a disposizione a decine di migliaia di chilometri di distanza. Ci sono oggi migliaia di tipi di professioni diverse. Conosciamo l’origine e la ragione di quasi tutto ciò che avviene attorno a noi. Siamo addirittura capaci di manipolare le microscopiche cellule. Pensiamo di sapere tutto o quasi tutto.
Ed ecco, ancora oggi, risuona lo stesso incredibile annuncio: Gesù di Nazareth ha vinto la morte.  I quindici milioni di fedeli e i sessanta mila missionari della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni trovano la loro ragione di essere e il loro impegno verso il mondo in questa realtà: la Pasqua non è una ricorrenza sul calendario. La Pasqua è un messaggio di fede e di speranza per tutti. I nostri progressi scientifici ed economici non ci hanno resi indipendenti da Dio. Più che mai, oggi, abbiamo bisogno di guardare a Lui per sapere come condurre le nostre vite come individui, famiglie, comunità e nazioni.