Comunicato stampa

Mormon Olimpiadi - Dallo sport una lezione di vita. Dall’on. Pescante una testimonianza di vita.

Richiamare l’attenzione dei giovani, dei loro genitori e dei dirigenti della Chiesa sul ruolo fondamentale dello sport nella vita di tutti. Questo l’obiettivo delle Mormon Olimpiadi, una due giorni di attività culturali e sportive organizzate dal Palo di Roma della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, venerdì 22 e sabato 23 giugno.

 

L’onorevole Mario Pescante, già noto prima della sua carriera politica come Presidente del CONI, è stato l’ospite d’onore della serata di apertura, svoltasi presso la sede della Chiesa in Via Bra.

Carla Sonaglia e Dario Vardeu, rispettivamente Presidentessa delle Giovani Donne  e Presidente dei Giovani Uomini  del Palo, hanno aperto la serata presentando le rispettive organizzazioni e condividendo esperienze personali con lo sport nel tentativo di invogliare i giovani a rendere lo sport una parte integrante della loro vita. È stata poi la volta di Alessandro Dini Ciacci, membro del Comitato nazionale delle Relazioni pubbliche della Chiesa e direttore delle Relazioni pubbliche del Palo di Roma, il quale ha richiamato l’attenzione dei partecipanti su tre valori che la presenza dell’onorevole Pescante avrebbe dovuto ispirare nei presenti. Innanzitutto, l’importanza del duro lavoro. La scheda biografica dell’onorevole Pescante, letta subito prima dallo stesso Dini Ciacci, rappresentava soltanto un decimo dei successi e dei conseguimenti da lui ottenuti nel corso della sua vita. Una vita così ricca di successi è una chiara dimostrazione che lavorare sodo ai propri obiettivi porta grandi ricompense.

Il secondo valore è l’umiltà. L’onorevole Pescante, infatti, ha accettato l’invito a partecipare alla cerimonia d’apertura delle Mormon Olimpiadi sapendo che non avrebbe ricevuto alcun compenso né l’attenzione dei giornalisti. Nonostante i successi ottenuti nella vita e la sua visibilità, ha deciso di fare visita a un gruppo di giovani sconosciuti e poco numerosi dimostrando una grande semplicità e un vero amore per lo sport.

Il terzo valore è lo sport come portatore di pace. Dini Ciacci ha ricordato come l’onorevole Pescante, per i suoi incarichi ai vertici del mondo dello sport sia in Italia che all’estero, si sia sempre distinto per la sua capacità di portare pace anche là dove la parola pace sembrava essere un tabù, come quando è riuscito a far giocare insieme a calcio Israeliani e Palestinesi. Prendendo spunto da questa caratteristica dell’onorevole Pescante, Dini Ciacci ha sottolineato come ai membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni sia chiesto di fare propria questa caratteristica ed essere dei portatori di pace, senza scendere a compromessi su ciò in cui credono e senza rinunciare a perseguire con forza i propri obiettivi, ma sempre nel rispetto degli altri.

Ha preso poi la parola l’onorevole Pescante, il quale ha espresso un sincero ringraziamento e apprezzamento per il calore dell’accoglienza riservatagli e si è dimostrato sinceramente toccato dalle parole rivoltegli. Ha raccontato della sua visita a Salt Lake City (Utah, USA) in occasione delle olimpiadi invernali del 2002 e ha espresso tutta la sua ammirazione per i Santi degli Ultimi Giorni che hanno colonizzato l’ovest degli Stati Uniti e che con tenacia e determinazione hanno fatto fiorire città meravigliose da uno dei deserti più inospitali mai conosciuti. Ha poi ringraziato i dirigenti della Chiesa per l’enfasi che la Chiesa dà allo sport. Ha quindi posto l’accento sul significato dello sport che oltre a migliorare la salute fisica è soprattutto uno «strumento pedagogico» che «può correggere un giovane», aiutando chi è timido ad aprirsi, chi non sa perdere a imparare ad accettare la sconfitta, a chi non sa vincere a imparare a farlo con umiltà. Ha detto che «ogni giorno la vita ci pone davanti delle sfide che lo sport può aiutarci a superare». L’onorevole Pescante ha sottolineato come lo sport sia riuscito ad arrivare là dove altri mezzi, come la politica e le relazioni internazionali, hanno a volte fallito. Ha ricordato a questo proposito come alle ultime olimpiadi di Atene l’alfiere dell’Afghanistan sia stato una donna e come sarà a Londra che per la prima volta una donna saudita potrà partecipare a una competizione olimpica. Ha ricordato come molte delle disgrazie del mondo scaturiscano dalla mancanza di incontro tra la gente e dalla mancanza di dialogo.

Ha poi sottolineato come lo sport abbia la capacità di abbattere barriere e di costruire ponti di comprensione, offrendo occasioni di incontro, favorendo viaggi, scambi culturali, l’interazione tra persone diverse e soprattutto il rispetto: dell’avversario, delle regole, del verdetto del giudice. L’onorevole Pescante ha enfatizzato la necessità di prendere esempio dal mondo dello sport in cui chi compete vede davanti a sé un avversario, non un nemico. Ha richiamato l’attenzione di tutti i presenti sulle cerimonie di apertura dei giochi olimpici durante le quali tutti i partecipanti sfilano insieme rispettando le rispettive bandiere anche se fuori forse alcuni di quei paesi sono in conflitto. Questo senso di unità e rispetto, ha detto, è ripreso dai cinque anelli, rappresentanti ciascuno un continente, che si intrecciano nella bandiera olimpica a significare la fratellanza dei popoli e la loro interdipendenza.

L’onorevole Pescante ha invitato tutti i partecipanti a guardare la cerimonia d’apertura dei giochi olimpici di Londra il prossimo 27 luglio dove 205 paesi (8 in più di quelli riconosciuti dall’ONU) sfileranno insieme ognuno con la propria bandiera, fianco a fianco, lanciando un messaggio di pace al mondo e ha invitato tutti a esprimere insieme il desiderio che alla fine dei giochi, il 10 agosto, i 10.500 atleti partecipanti possano tornare a casa ambasciatori di pace: avversari sì, nemici no!

La serata si è conclusa con l’intervento del presidente Andrea Rondinelli, Secondo consigliere della Presidenza del Palo di Roma, il quale ha parlato della necessità di avere un atteggiamento positivo per non arrenderci davanti alle difficoltà della vita. Ha ricordato le parole del presidente Thomas S. Monson, Presidente della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, secondo cui non possiamo cambiare la direzione del vento ma possiamo spostare le vele per dirigerci dove vogliamo. Il presidente Rondinelli ha ricordato le parole che gli diceva suo padre il quale affermava che «non c’è nessuno peggiore di me; non c’è nessuno migliore di me», invitando i giovani a non misurarsi con gli altri e a non valutare se stessi sulla base dei successi o degli insuccessi degli altri, ma a misurarsi con se stessi cercando di alzare sempre un po’ di più l’asticella che saltiamo per migliorare noi stessi. Il suo invito è stato di affrontare le difficoltà con coraggio, soprattutto quando siamo così giù da pensare di non poterci rialzare. «Quando i nostri sogni scoppiano come palloncini – ha detto – e siamo criticati se compiamo uno sforzo ulteriore, allora avremo il premio».

Le Mormon Olimpiadi sono continuate il giorno seguente allo stadio delle Terme di Caracalla, concesso in uso gratuito alla Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni per tutta la giornata, dove sia i Giovani Uomini e le Giovani Donne che i Giovani Adulti non sposati  hanno avuto la possibilità di fare un’esperienza diretta con varie discipline dell’atletica leggera.

I giovani si sono misurati nei 100 metri, nei 400 metri e nella staffetta, dimostrando una forma fisica invidiabile e ottenendo tempi di tutto rispetto. Ma la cosa ancor più degna di nota è lo spirito che li ha uniti e che li ha visti sfidare ciascuno i propri limiti senza antagonismi e nel rispetto di ciascuno, gioiendo dei successi di tutti e incoraggiandosi a vicenda. I giovani hanno dimostrato di aver appreso e di sapere come mettere in pratica nella vita l'invito dell'onorevole Pescante a essere sì avversari sul campo ma mai nemici.

Guida allo stile:Quando fate un articolo su La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, nel menzionare per la prima volta il nome della Chiesa vi preghiamo di riportarlo per intero. Per ulteriori informazioni sull’uso del nome della Chiesa, consultate online la Manuale di stile.