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Discorso dell'Anziano Alessandro Dini-Ciacci alla cerimonia di consegna del Riconoscimento per i Valori della Famiglia 2019

Due secoli prima della nascita di Cristo, Cornelia, la famosa matrona romana figlia di Scipione l’Africano, diede alla luce dodici figli, di cui solo due sopravvissero: i famosi Gracchi. Rimase vedova a soli 35 anni e si dedicò totalmente ai suoi figli. “Si racconta che un giorno Cornelia ricevette la visita di una ricca matrona romana, che ostentava e decantava i gioielli che indossava; Cornelia la lasciò parlare, poi chiamò i suoi figli e, rivolgendosi alla matrona, disse con orgoglio: ‘Questi sono i miei gioelli’” (vedere studiorapido.it).

Nell’Antico Testamento, nella Bibbia, il Salmo 127 (v. 3) recita: “Ecco, i figliuoli sono un’eredità che viene dall’Eterno”.

Durante il Suo ministero terreno, il Signore stesso espresse l’alta considerazione che anch’Egli aveva dei bambini dicendo: “Chi avrà scandalizzato uno di questi piccoli […] meglio per lui sarebbe che gli fosse appesa al collo una macina da mulino e fosse sommerso nel fondo del mare” (Matteo 18:6).

Nel 1995 la Prima Presidenza e il Quorum dei Dodici Apostoli della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni hanno emanato un Proclama al mondo sulla famiglia nel quale si legge: “La famiglia è il cardine del piano del Creatore per il destino eterno dei Suoi figli”.

Gordon B. Hinckley, 15° presidente della Chiesa, disse: “Non dimenticate mai che questi piccoli sono figli e figlie di Dio e che il rapporto che avete con loro è quello di educatori e tutori, che Egli è stato un genitore prima di voi, e che non ha rinunciato ai Suoi diritti di genitore o al Suo interesse verso questi Suoi piccoli. Quindi amateli, prendetevi cura di loro […] allevate i vostri figli nell’amore e nutriteli con gli ammonimenti del Signore. Prendetevi cura dei vostri piccoli. Date loro il benvenuto nella vostra casa, nutriteli e amateli con tutto il vostro cuore”.

Ogni anno la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni assegna il Riconoscimento per i Valori della Famiglia per amplificare il suo messaggio che “la famiglia è ordinata da Dio”, “il matrimonio è ordinato da Dio” e che “nessun successo può compensare il fallimento nella casa” (David O. McKay, già presidente della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni).

Pensateci: potremmo avere tutto nella vita, ma se non avessimo l’affetto dei nostri cari, nulla ci basterebbe, nulla avrebbe senso. Chiudete gli occhi per un istante e pensate a come sarebbe la vostra vita oggi se non aveste i vostri cari. Come sarebbe la vostra vita se nessuna delle persone che amate fosse al vostro fianco? Come vi sentireste se dopo una lunga giornata tornaste a casa e foste soli con le vostre ricchezze? Come vi sentireste se vi affannaste tutto il giorno in casa e poi non ci fosse nessuno che torna a casa da voi?

Nella Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni amiamo i bambini e sappiamo che la più grande gioia disponibile all’uomo si trova nei rapporti familiari! Sappiamo che la vita familiare richiede impegno, sacrificio, dedizione e la volontà di essere ogni giorno migliori del giorno prima ma, come dichiarato da James E. Faust, apostolo della Chiesa, sappiamo anche che “pochi impegni umani sono più difficili di essere buoni genitori, ma d’altra parte poche occasioni offrono un più grande potenziale di gioia”.

Nella Chiesa di Gesù Cristo crediamo fermamente nelle parole insegnate dal Salvatore ai Suoi discepoli a Gerusalemme quando, dopo averli istruiti sulla necessità di diventare come piccoli fanciulli per poter ereditare il regno dei cieli, disse loro: “Tutte le cose che avrete legate sulla terra, saranno legate in cielo” (Matteo 18:16). Stava parlando della necessità di essere uniti in matrimonio e legati come mariti e mogli e genitori e figli perché questi legami possano avere effetto anche dopo questa vita. Ecco perché siamo contenti che questa cerimonia di Riconoscimento per i Valori della famiglia si svolga ai piedi del tempio, di un tempio come quelli dell’antichità, dove le famiglie vengono legate insieme per poter essere legate anche in cielo, per durare quindi non solo fino alla morte ma anche dopo.

Guida allo stile:Quando fate un articolo su La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, nel menzionare per la prima volta il nome della Chiesa vi preghiamo di riportarlo per intero. Per ulteriori informazioni sull’uso del nome della Chiesa, consultate online la Manuale di stile.