Comunicato stampa

Dirigenti mondiali si uniscono nel servizio e in amicizia

L’anziano David A. Bednar incontra il presidente dell’Uzbekistan

L’anziano David A. Bednar, un dirigente de La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni e membro del Quorum dei Dodici Apostoli della Chiesa, è stato accolto oggi dal presidente Shavkat Mirziyoyev della Repubblica dell’Uzbekistan.

Il presidente Mirziyoyev ha sottolineato il continuo bisogno di crescita economica, in particolare per le generazioni più giovani. Ha anche parlato del progresso fatto per ridurre la povertà e offrire opportunità economiche a beneficio del popolo uzbeco.

“Quando le persone di fede e di buona volontà collaborano per benedire il prossimo, i cuori vengono addolciti e le vite vengono cambiate”, ha detto l’anziano Bednar, sottolineando l’invito di Gesù a occuparsi dei singoli individui. “Siamo profondamente grati della calorosa amicizia del popolo e delle autorità dell’Uzbekistan”.

Le autorità dell’Uzbekistan hanno espresso apprezzamento per l’impegno umanitario della Latter-day Saint Charities, organizzazione de La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni. Hanno enfatizzato che la collaborazione tra le iniziative umanitarie e le istituzioni nazionali può accelerare il miglioramento nelle scuole e rafforzare le comunità.

L’incontro con il presidente è stato preceduto da altri incontri con organizzazioni governative chiave, tra cui con la Signora Saida Mirziyoyeva, capo dell’Amministrazione presidenziale, con il Senato dell’Oliy Majlis (l’Assemblea nazionale), con l’Agenzia nazionale della Protezione sociale e con il consigliere del presidente.

Durante le riunioni con l’anziano Bednar, la Signora Saida Mirziyoyeva ha definito come priorità l’insegnamento della lingua inglese, la sanità e l’emancipazione femminile. Hanno condiviso delle idee per collaborare, compreso l’intervento della Società di Soccorso, l’organizzazione femminile mondiale della Chiesa.

Durante l’incontro con Sua Eccellenza Tanzila Narbayeva, presidente del Senato dell’Oliy Majlis, l’anziano Bednar ha espresso apprezzamento per la forte enfasi culturale dell’Uzbekistan sulla famiglia e la maternità. La conversazione ha messo in risalto l’armonia tra le tradizioni nazionali e l’impegno globale della Chiesa nel rafforzare le donne, i bambini e le famiglie.

Il consigliere del Presidente Ruslan Davletov si è concentrato sul rafforzare e guidare la gioventù uzbeca, che costituisce circa il sessanta percento della popolazione, tramite principi di fede, educazione e guida morale. La conversazione si è basata sulla responsabilità condivisa del governo, delle famiglie e delle comunità di fede nell’aiutare i giovani a sviluppare il carattere, la determinazione e la speranza nel futuro.

“Nella nostra Chiesa, definiamo i giovani come la generazione emergente”, ha detto l’anziano Bednar, “e ci concentriamo nell’aiutarli ad apprendere i valori che li aiuteranno a diventare cittadini molto produttivi. Insegniamo loro i giusti principi e lasciamo che si governino da soli”.

L’anziano Bednar ha anche incontrato il Signor Mansurbek Olloyorov, direttore dell’Agenzia nazionale della Protezione sociale dell’Uzbekistan, discutendo dell’impegno comune di occuparsi dei più deboli. La conversazione si è basata sul fatto che la protezione sociale è, di fondo, un’espressione sincera di amore per il popolo, un principio profondamente valorizzato dall’Agenzia e da La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.

Un argomento chiave dell’incontro è stato la continua collaborazione tra il governo dell’Uzbekistan e la Latter-day Saint Charities, un’organizzazione umanitaria resa possibile dalle donazioni dei membri de La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.

In collaborazione con l’Agenzia delle Riforme strategiche, la Latter-day Saint Charities contribuisce a un progetto pilota per l’accesso ai servizi idrici e igienico-sanitari (WASH) portato avanti in diversi distretti.

L’iniziativa provvede dei servizi igienici sicuri, stazioni per il lavaggio delle mani e riserve di acqua potabile in tre scuole.

Ciascuna scuola è dotata di servizi igienici con fosse settiche realizzati da appaltatori locali. Il progetto ne garantisce la durata, la facilità di manutenzione e la proprietà della comunità. Viene offerto anche un addestramento al personale di sorveglianza e agli insegnanti per la manutenzione dei siti e l’educazione all’igiene agli studenti.

“La nuova struttura ha fatto un’enorme differenza”, ha detto l’anziano Gerard, membro della presidenza dell’Area Europa Centro. “I giovani ora frequentano la scuola con maggiore regolarità e i genitori si sentono più sicuri nel mandare le loro figlie a scuola”.

La Latter-day Saint Charities ha sostenuto progetti per l’acqua potabile e i servizi igienico-sanitari in oltre 191 paesi a partire dal 1985, fornendo infrastrutture e addestramento che favoriscono un’autosufficienza a lungo termine.

La visita dell’anziano Bednar fa seguito a precedenti incontri tra i dirigenti della Chiesa e i rappresentanti dell’Uzbekistan a Salt Lake City. La continuazione del dialogo riflette la crescente relazione basata sul rispetto reciproco e sul desiderio di rafforzare le famiglie e le comunità.

L’Uzbekistan ha lanciato una campagna nazionale per modernizzare le scuole ed espandere l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari, soprattutto per i bambini. Le iniziative umanitarie della Chiesa sono un complemento a queste priorità, fornendo un supporto tecnico e progetti sostenibili adatti alle condizioni locali.

L’anziano Bednar ha aggiunto: “La Chiesa si è stabilita in più di 150 diverse nazioni. Noi ci sforziamo, ovunque andiamo, di vedere se possiamo servire e benedire il prossimo. Questa è l’essenza della nostra religione”.