Comunicato stampa

La Chiesa dona 32 milioni di dollari al Programma alimentare mondiale

I fondi forniranno cibo salvavita e sostegno nelle emergenze a 1,6 milioni di persone in nove nazioni

La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni ha donato al Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (WFP) 32 milioni di dollari — il più grande contributo che la Chiesa abbia mai devoluto in una sola volta a un’organizzazione umanitaria — per aiutare a combattere quella che il WFP chiama una “terribile crisi alimentare”.

Mercoledì, durante una visita alla sede centrale del Programma alimentare mondiale a Roma, il vescovo L. Todd Budge del Vescovato Presiedente ha presentato la donazione al presidente e amministratore delegato del WFP USA Barron Segar e a Ute Klamert, vice direttrice esecutiva per le Partnerships e l’Advocacy.

“Siamo molto grati di collaborare con il Programma alimentare mondiale perché sappiamo che farà arrivare il cibo a coloro che ne hanno più bisogno”, ha detto il vescovo Budge. “E ringraziamo i Santi degli Ultimi Giorni e gli amici della Chiesa i cui sacrifici economici hanno reso questo dono possibile. Questa donazione rende i figli di Dio un po’ più felici e tutti noi un po’ più santi”.

Il WFP userà i fondi della Chiesa per fornire cibo e altra assistenza fondamentale a 1,6 milioni tra le persone più vulnerabili in nove nazioni: Afghanistan, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Haiti, Kenya, Nigeria nordorientale, Somalia, Sudan del Sud e Yemen.

Video (in inglese):

https://youtu.be/VSwtki4s5Tg

“Questa straordinaria donazione da parte de La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni non poteva arrivare in un momento più cruciale”, ha detto il direttore esecutivo del WFP David Beasley. “Con milioni di persone che soffrono la fame oggi, il WFP si sta impegnando duramente per distribuire cibo, aiuto e speranza — e questo contributo salvavita ci consente di fare proprio questo”.

Con una carestia globale che costringe alla fame milioni e milioni di persone, l’opera del WFP assieme ai governi e ai partner è un’ancora di salvezza essenziale per molti. In Somalia, per esempio, il WFP sta incrementando l’assistenza umanitaria a livelli da record per scongiurare la carestia prevista. Nello Yemen, l’assistenza alimentare del WFP ha raggiunto più della metà della popolazione del paese e ha tenuto sotto controllo la fame. Nel frattempo, in Afghanistan, milioni di famiglie fanno affidamento sul cibo, sul sostegno nutrizionale e sui mezzi forniti dall’organizzazione.

“In questo periodo di bisogno globale senza precedenti, siamo grati per il dono senza precedenti de La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni”, ha detto Segar. “Il sostegno del settore privato è fondamentale per la nostra missione, consentendo al WFP di aumentare l’assistenza alimentare e l’opera di resilienza che porta alle famiglie stabilità e conforto in questi tempi difficili. Sono sicuro che il dono della Chiesa ispirerà altri a unirsi al nostro movimento per porre fine alla fame nel mondo”.

Klamert ha aggiunto: “Accettiamo questa donazione generosa con gratitudine e salda fiducia nella nostra capacità di usarla per consegnare cibo alle persone più vulnerabili, soccorrendole nel loro momento di bisogno, contribuendo a trarle in salvo dal pericolo, affinché possano sopravvivere e diventare resilienti”.

Oggi, una cifra da record di 345 milioni di persone affrontano una seria insicurezza alimentare, di cui 50 milioni sull’orlo della carestia. Se non si agisce immediatamente, circa 60 milioni di bambini saranno a rischio di grave malnutrizione entro la fine del 2022. La reazione a catena a livello mondiale creata dalla guerra in Ucraina, a cui si aggiungono conflitti diffusi, condizioni climatiche estreme e il crollo socio-economico dovuto alla pandemia di COVID-19, sta spingendo le persone già vulnerabili alla disperazione assoluta.

Il mio cuore gioisce perché milioni di bambini malnutriti trarranno beneficio da questa donazione”, ha aggiunto la sorella Camille N. Johnson, dirigente mondiale della Società di Soccorso della Chiesa, un’organizzazione per le donne. “Gesù ha un posto speciale nel cuore per i bambini. Piange nel vederli morire di fame gioisce nel vedere anche il minimo sforzo fatto per aiutarli. Un grande ringraziamento al Programma alimentare mondiale e a tutti coloro che contribuiscono in qualsiasi modo a questa causa”.

La collaborazione della Chiesa di Gesù Cristo con il WFP è iniziata nel 2014. Il direttore esecutivo del WFP, David Beasley, ha visto di persona le operazioni del programma di benessere della Chiesa a Salt Lake City nel 2019. Le due organizzazioni hanno lavorato insieme per occuparsi della crisi alimentare durante la pandemia di COVID-19.

La Chiesa di Gesù Cristo dona circa 1 miliardo di dollari ogni anno per la cura dei bisognosi in tutto il mondo.

Che cos’è il Programma alimentare mondiale

Il Programma alimentare mondiale della Nazioni Unite (WFP) è l’organizzazione umanitaria più grande al mondo, che salva vite in situazioni di emergenza e utilizza l’assistenza alimentare per costruire un sentiero che porti alla pace, alla stabilità e alla prosperità per le persone che si stanno riprendendo da conflitti, disastri e dall’impatto del cambiamento climatico.

Il World Food Program USA [programma alimentare mondiale USA], un’organizzazione che gode di esenzione fiscale con base a Washington, D.C., USA, [501(c)(3)], sostiene con fierezza la missione del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite mobilitando i decisori politici, le imprese e gli individui d’America a far avanzare il movimento globale per porre fine alla fame. I nostri dirigenti e il nostro sostegno aiutano a rafforzare una longeva tradizione americana di sostentare le famiglie bisognose in tutto il mondo. Scopri di più sulla missione del Programma alimentare mondiale USA.

Servizi umanitari della Chiesa di Gesù Cristo

I Servizi umanitari de La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni alleviano la sofferenza, promuovono l’autosufficienza e forniscono opportunità di servizio. Seguono l’ammonimento di Gesù Cristo di dar da mangiare agli affamati, di dar da bere agli assetati, di accogliere i forestieri, di rivestire gli ignudi e di visitare gli ammalati e gli afflitti.

L’iniziativa umanitaria della Chiesa è resa possibile dalle donazioni generose e dal volontariato dei Santi degli Ultimi Giorni e degli amici della Chiesa. Più di 1 milione di giornate di lavoro vengono offerti ogni anno da volontari a sostegno delle iniziative relative al programma di benessere.

Guida allo stile:Quando fate un articolo su La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, nel menzionare per la prima volta il nome della Chiesa vi preghiamo di riportarlo per intero. Per ulteriori informazioni sull’uso del nome della Chiesa, consultate online la Manuale di stile.